L’ASIA

 

L’Asia è il continente più vasto (44mil. Km2), è unito all’Europa dalla catena degli Urali e separato dall’Africa solo dal canale di Suez; lo stretto di Berning (95 km) lo separa dal continente americano mentre le isole indonesiane fanno da ponte con l’Oceania. Questo continente è situato quasi completamente nell’emisfero settentrionale.

L’Asia è costituita da una gran massa continentale dalla quale si staccano importanti penisole ed altrettanto importanti isole la circondano,

al centro s’innalza il più gran sistema montuoso della terra (catena dell’Himalaya) della quale il più alto monte è l’Everest (8846m) seguito in rapida successione dal Karakoram e dal Pamir.

Tra le montagne sono racchiusi anche vasti altipiani, dei quali il maggiore è quello del Tibet,

la disposizione dei rilievi ha ostacolato i rapporti tra nord e sud ed ha impedito ai fiumi di raggiungere il primato della lunghezza.

I fiumi più importanti sono:

q       Quelli che sfociano nell’oceano Pacifico; fiume giallo, fiume azzurro e Mekong

q       Quelli che sfociano nell’oceano Indiano: Indo, Gange, Brahamaputra e Irrawaddy.

q       Quelli che sfociano nel golfo Persico: Tigri ed Eufrate

q       Quelli che sfociano nel mar Glaciale Artico: Ob, Janisei

 

I laghi di questo paese sono tra i più estesi del mondo:

eccone i più importanti:

mar Caspio, Bajkal, Balhas. Mar Morto e Aral..

di climi: in Asia n’esiste una gran quantità.

Poiché essendo molto estesa attraversa più fasce climatiche.

q       Nella regione settentrionale (Asia fredda) il clima è polare e sub polare

q       Nell’Asia centrale il clima è continentale con forti escursioni termiche. Molte zone desertiche si trovano in Arabia, in Iran e nella regione indiana occidentale (deserti caldi e tropicali.

q       In Mongolia si trova il deserto di Gobi ( freddo, dove non arriva l’aria umida oceanica)

q       Asia monsonica si trova a sud-sud est del continente; qui si alternano due stagioni, una piovosa (estate) ed una secca (inverno).

q       In Indonesia prevale il clima equatoriale( foresta)

q       Regioni costiere (Cina Corea e Giappone) il clima è influenzato dal mare ed è temperato con estati piovose.

 

INDIA

 

Capitale

Nuova Delhi (301.297 abitanti)

Superficie

3.287.263 km2

Popolazione

846.320.688 abitanti

Densità

257 ab/km2

Religione

Induista (80%), musulmana (11%), cattolica (2,3%) e Sikh (1,9%)

Forma di governo

Repubblica federale

Moneta

Rupia indiana

Lingua

Hindi, inglese

Prodotto nazionale lordo per abitante

310 US $

Popolazione attiva

349.438.000 abitanti, di cui addetti all’agricoltura il 65%

Analfabeti

47,9%

Territorio

L’India è un paese molto vasto che si estende a forma di triangolo con la punta rivolta verso sud nell’oceano Indiano.

Il suo territorio comprende tre aree naturali diverse per aspetto e origine:

q       A nord una zona montuosa formata dal versante meridionale della catena dell’Himalaya- Karakoram, essa è attraversata da valli molto profonde, dove s’innalzano grandi massicci alcuni dei quali superano i 7.000 metri.

q       A sud la penisola di Deccan, d’origine antichissima; gli agenti atmosferici ne hanno limitato i rilievi perciò ora essa si presenta come un tavolo lievemente ondulato, più alto ad ovest (Ghati occidentali), che ad est (Ghati orientali). Al centro vi è una zona molto fertile d’origine vulcanica.

q       Al centro fra queste due regioni montuose si estende una vasta area pianeggiante percorsa da due fiumi, l’Indo e il Gange, formatisi milioni d’anni fa dai sedimenti depositati dal loro corso.

 

Le coste dell’India si affacciano sul mar Arabico od ovest e sul golfo del Bengala ad est, sono piatte e piuttosto uniformi.

Il clima è fortemente influenzato da venti stagionali, i monsoni, nel semestre invernale spira su tutta la penisola indiana il monsone di nord e di nord-est che provenendo dalle regioni interne dell’Asia è secco e determina un stagione quasi del tutto priva di precipitazioni. Nel semestre estivo spira invece sulla penisola indiana il monsone di sud e di sud-ovest che, provenendo dal mare, è carico di umidità e da luogo a forti precipitazioni. Le temperature oscillanti nel corso dell’anno fra i 25°C di gennaio e i 30°C di luglio, diminuiscono via via che si procede verso le zone dell’interno per divenire particolarmente basse sulle catene montuose a nord dove gli inverni sono molto lunghi e rigidi.

 

Popolazione ed economia

L’unione indiana è una repubblica federale che comprende 25 stati e tre territori. E’ abitata da circa 880 milioni di persone e ha un alta densità media pari a 257 ab./km2. la popolazione si distribuisce però in modo disomogeneo. Nelle pianure bagnate dai grandi fiumi si registra, infatti, una delle più grandi concentrazioni demografiche del mondo: oltre 770 ab./km2. Qui sorgono importanti e popolose città quali Nuova Delhi, Kampur, Benares e Calcutta. Nel Deccan i maggiori centri urbani si trovano sulle coste: Madras a est e Bombay ad ovest. Nel nord, invece, la popolazione cala notevolmente in coincidenza con le alte montagne e non raggiunge i 25 ab./km2.

Anche se vi sono città molto popolate, l’insediamento più diffuso rimane ancora il villaggio rurale abitato da una media di 500 persone. In genere i villaggi sorgono in mezzo ad una zona agricola più o meno vasta, le cui dimensioni variano secondo la disponibilità d’acqua o della fertilità dei suoli.

L’India ha un tasso d’incremento demografico dell1,9%: ciò vuol dire che la sua popolazione aumenta di circa 17.000.000 di unità l’anno.

Abitano il paese popoli diversi per lingua, religione ed usanze. La lingua ufficiale è l’hindi, ma esistono altre 225 lingue e ancor più numerosi dialetti. La maggior parte della popolazione parla anche l’inglese, che è la lingua delle persone colte e degli affari. Pure vario e complesso è il panorama religioso: oltre all’Induismo e all’Islamismo, sono presenti come detto, il Buddismo, il cristianesimo e l’Ebraismo; tra le altre numerose fedi sono diffuse quelle dei Sikh ( circa 15 milioni di credenti) e dei Parsi, una comunità poco numerosa che segue un’antica religione persiana.

In India per molto tempo la società è stata divisa in gruppi separati, le caste.

Questa divisione è stata soppressa per legge dopo l’indipendenza, ma continua ad esistere, di fatto, e a pesare nei rapporti sociali.

La casta superiore, costituita dai bramini, esercita il controllo quasi totale dello Stato, dell’economia e della cultura, mentre gli appartenenti alla casta inferiore, gli intoccabili, sono considerati in pratica schiavi. L’appartenenza ad una casta è ereditaria e quindi immodificabile.

L’agricoltura è l’attività prevalente nel paese: vi si dedica circa il 65% della popolazione attiva. Le differenze climatiche e sociali determinano una gran varietà di forme di coltivazione. Al discreto livello produttivo raggiunto in certe zone in cui vi sono piantagioni moderne e si pratica la monocultura di prodotti per l’esportazione ( caucciù, the, cotone e canna da zucchero) si affiancano forme arretrate di cultura.

Per lo più, infatti, i metodi utilizzati sono tradizionali: l’impiego di mezzi meccanici è assai limitato e le rese sono bassissime. Inoltre i raccolti di riso, grano, miglio e sorgo, coltivazioni largamente diffuse, vengono quasi annualmente compromessi da cause naturali come inondazioni o cicloni estivi. Il fabbisogno nazionale è coperto solo parzialmente: migliaia di persone l’anno muoiono di fame per le carestie.

In India ci sono ancora comunità di raccoglitori che praticano un agricoltura itinerante basata sull’incendio delle foreste per aprire i campi destinati alla semina dei cereali: consumato il campo la comunità emigra.

L’allevamento non riveste grande importanza sia per la mancanza dei pascoli, sia soprattutto per motivi religiosi; infatti, agli induisti è proibito mangiare la carne bovina.

La pesca invece riveste un ruolo molto importante: l’India è al settimo posto nel mondo con 3,8 milioni di tonnellate di pescato l’anno.

L’India possiede risorse minerarie abbastanza importanti (bauxite, manganese, cromo, ferro): esse vengono però quasi tutte esportate anziché essere lavorate sul posto.

Molto diffusa è invece l’industria tessile di antica tradizione. Sviluppate anche le industri chimiche specialmente quella dei fertilizzanti. Il maggior bacino industriale si trova a nord-est vicino a Calcutta, ma vi sono altre aree industriali a Bombay e a Madras. Negli ultimi anni il paese si è aperto a massicci investimenti stranieri: vi operano ad esempio potenti multinazionali come la Coca-cola, la Ford, l’IBM e General Motors.

L’India possiede la tecnologia nucleare e di recente ha investito capitali per la ricerca e gli armamenti.

 

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